Immaginate un futuro in cui non sono più i banchi di scuola, i professori in carne e ossa e i manuali polverosi a insegnarvi le competenze di cui avrete bisogno. Immaginate invece una piattaforma digitale, accessibile ovunque e in qualunque momento, che vi accompagna con docenti avatar generati dall’intelligenza artificiale e percorsi costruiti per mestieri che oggi forse neanche esistono. Questo futuro ha già preso forma e porta un nome: The Future Play.
Si tratta della prima piattaforma italiana di microlearning completamente “AI-based”, pensata per le professioni del futuro. Non è fantascienza, ma un progetto reale e concreto che nasce dall’esperienza trentennale di Ateneo Impresa, la Business School che ha formato oltre 20.000 studenti e stretto centinaia di partnership internazionali. L’idea alla base è semplice e rivoluzionaria al tempo stesso: un modello di formazione continua, accessibile in abbonamento come fosse Netflix o Dazn, ma capace di insegnare in pillole rapidissime, dai 5 ai 20 minuti, le competenze richieste da un mondo del lavoro che cambia a una velocità mai vista prima.
Perché serve The Future Play?
Secondo gli studi più autorevoli, entro i prossimi dieci anni circa il 40% delle professioni attuali scomparirà o verrà radicalmente trasformato. Figure come commessi, agenti di viaggio, postini e contabili si troveranno davanti alla necessità di reinventarsi, mentre emergeranno nuovi ruoli nei campi dell’intelligenza artificiale, della blockchain, della space economy, della green economy e delle biotecnologie. È un cambiamento epocale che non riguarda più soltanto l’automazione, ma una vera evoluzione delle competenze.
Non si parla solo di sviluppatori e data scientist: tra le nuove professioni spuntano definizioni che sembrano uscite da un manuale di fantascienza. Ci saranno i Digital Tailor, sarti digitali capaci di personalizzare abiti a domicilio; gli Augmented Reality Tour Builder, architetti di esperienze turistiche immersive; i Climate Risk Analyst, che valuteranno i rischi ambientali negli investimenti; o ancora gli Space Traffic Controller, incaricati di gestire le rotte dei satelliti in orbita. E non mancano ruoli come il Vertical Farmer, il Genomic Data Analyst, il Chief Metaverse Officer, il Drone Security Coordinator o persino il Time Broker, “intermediari del tempo” in una società sempre più fluida.
Una scuola che sembra un videogioco
Il cuore pulsante di The Future Play è l’innovazione didattica. Al posto dei tradizionali docenti ci sono gli Avateacher, avatar generati dall’AI che replicano espressioni e movimenti umani e accompagnano gli studenti in lezioni immersive. Questi avatar sono addestrati su contenuti aggiornati e autorevoli, per garantire rigore scientifico e valore etico. Ma non sono soli: manager e leader d’impresa arricchiscono il percorso con webinar dal vivo e interviste esclusive, creando un equilibrio tra l’efficienza della macchina e la visione strategica degli umani.
Immaginate la scena: siete in metropolitana, smartphone in mano, e in dieci minuti completate un modulo di Digital Marketing; oppure siete in treno da Milano a Roma e riuscite a seguire un corso su Machine Learning che potete subito spendere nel vostro lavoro. Questo è il concetto di microlearning, una metodologia che si adatta ai ritmi spezzati della vita contemporanea.
Una sfida culturale oltre che tecnologica
The Future Play non è solo un prodotto innovativo, ma una vera e propria scommessa culturale: cambiare il modo in cui gli italiani si formano. In un Paese in cui solo il 16% dei lavoratori si dichiara soddisfatto della formazione ricevuta sul posto di lavoro, questa piattaforma si propone di colmare il divario con un approccio concreto e dinamico. Ogni corso è valutato secondo cinque criteri fondamentali: attualità, utilità professionale, fruibilità, rigore scientifico e valore etico.
A chi si rivolge?
Il target è trasversale, ma con un denominatore comune: la voglia di non restare indietro. Dallo studente universitario che cerca competenze “future-proof”, al professionista che deve aggiornarsi senza interrompere la carriera, fino al CEO che vuole strumenti competitivi per guidare la sua azienda nei mercati emergenti.
In un’epoca in cui il lavoro è fluido, digitale e spesso non lineare, The Future Play diventa un hub formativo che forma oggi i protagonisti della trasformazione di domani.
E allora, la domanda non è più “quale sarà il mio lavoro fra dieci anni?”, ma piuttosto: “sono pronto a imparare di nuovo, sempre, senza sosta?”.
Perché il futuro, come ricorda il claim della piattaforma, non si subisce. Si costruisce.
L’articolo The Future Play: la prima piattaforma italiana di microlearning con intelligenza artificiale proviene da CorriereNerd.it.
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