Siamo onesti: c’è una sola cosa più prevedibile dell’ultima stagione di una serie TV che tutti abbiamo già dimenticato: il ritorno della leggenda metropolitana del Tesla Pi Phone. Un miraggio tecnologico, un’entità virtuale che, a giudicare dall’ossessione compulsiva della Rete, dovrebbe materializzarsi da un portale interdimensionale, impugnato da un Elon Musk in armatura da Iron Man, pronto a polverizzare Apple e Samsung con un’unica, folgorante app. E come ogni anno, puntuale come il rinnovo del vostro abbonamento a un servizio di streaming che usate solo per riguardare The Office, siamo qui a svelare la cruda, noiosa verità: il Tesla Phone non esiste.
Non è la teoria del complotto sussurrata dal cugino complottista che vive nel seminterrato, no. A spegnere le fiamme dell’hype con la freddezza di un androide è stato nientemeno che il Capo di Tutto, Elon Musk stesso, direttamente dal pulpito del podcast di Joe Rogan. La dichiarazione è stata lapidaria, affilata come una katana: «No, non stiamo facendo un telefono». Fine della trasmissione. Un “no” secco, pronunciato con la stessa emozione di chi rifiuta di prestare la propria PlayStation 5. Certo, ha lasciato un piccolissimo spiraglio – un Piano B da attivare solo se, per un’apocalittica e improbabile congiunzione astrale, Apple o Google dovessero decidere di bandire brutalmente le app di Tesla o Starlink. Ma, diciamocelo, finché questo Armageddon digitale non si verifica, il Pi Phone è più irreale del vostro proposito di smettere di comprare Funko Pop!.
L’Arte della Fanfiction Hardware: Specifiche da Black Mirror
Eppure, questa smentita ufficiale è stata accolta da Internet con l’entusiasmo di una convention di flat earthers che scoprono che la Terra è rotonda. La Rete continua a vomitare render 3D che farebbero impallidire i migliori artisti di Fortnite e specifiche così assurde da sembrare estratte da un episodio di Rick and Morty. Per la folla, l’oggetto è già lì, pronto per essere spedito con consegna Prime. Il prezzo ipotetico? 789 dollari, perché ovviamente un telefono deve costare una cifra che grida “premium” e “sono importante”.
Il pacchetto di fantascienza che i fan hanno cucito addosso a questo telefono inesistente è degno di un B-movie cyberpunk. Abbiamo l’immancabile connessione Starlink gratuita su ogni singolo metro quadro del pianeta, dai deserti più torridi ai ghiacciai perenni: basta che un satellite vi veda e siete online. Poi, la chicca ecologista: ricarica solare integrata (perché chi ha tempo di cercare una presa, giusto?). Ma il vero salto di qualità, la roba che fa boomer i vostri pollici, è la presunta compatibilità con Neuralink: controllare il telefono con il pensiero, perché usare le dita è roba del 2024. E, non dimentichiamolo, il crypto mining nativo – un modo geniale per prosciugare la batteria in 30 secondi e guadagnare l’equivalente di un granello di polvere in Bitcoin. Insomma, un vero e proprio manifesto distopico tra Iron Man e una brochure di Black Mirror.
Il Chatbot Che Fa Da Badante: Grok Contro Il Mito
La situazione è così fuori controllo che persino Grok, l’intelligenza artificiale di Musk su X, è stata costretta a intervenire come una specie di portavoce stanco e rassegnato. Il povero chatbot è lì che ripete come un mantra che il Tesla Phone è solo una gigantesca fanfiction tecnologica alimentata dal desiderio. Il che ci riporta alla domanda fondamentale: perché ci caschiamo sempre, con un ardore che rasenta l’autolesionismo?
Forse perché l’idea è troppo golosa per essere vera. Un ecosistema completamente indipendente dalle Big Tech. Un telefono che non si limita a competere con i soliti noti, ma li ignora, li bypassa, creando un nuovo sistema operativo alimentato direttamente dal cielo via SpaceX. È il sogno proibito di ogni nerd che ha passato notti intere a lanciare improperi al suo display per quel maledetto “nessun servizio” che appare puntuale ogni volta che si allontana dal centro abitato. Il mito del Pi Phone è l’espressione di una profonda, viscerale stanchezza nei confronti dello status quo tecnologico.
L’Unicorno Hi-Tech Ritorna
La verità, amici appassionati, è che per ora il Tesla Pi Phone ha lo stesso livello di concretezza di un unicorno che fa cosplay da router 5G. Musk non ha alcuna intenzione di lanciarsi nella mischia degli smartphone, ma l’Internet non molla. I fan continueranno a sognare uno smartphone che non solo si sincronizza con la loro Tesla (immaginiamo: un’app che ti permette di suonare il clacson col pensiero), ma ti sussurra in cuffia, con voce metallica: «Apple dovrebbe preoccuparsi».
Il vero, innegabile potere del Tesla Phone non risiede in alcuna presunta, futuristica tecnologia, ma nella sua capacità di generare hype infinito, flame furiosi nei forum e una valanga di video YouTube con titoli rigorosamente in caps lock. È la dimostrazione perfetta di come una leggenda urbana tecnologica, una volta lanciata in orbita, sia immune persino alla smentita ufficiale del suo presunto creatore.
Quindi, mettetevi l’anima in pace. Il Tesla Pi Phone non esiste. Ma tranquilli: non disperate. C’è sempre il mese prossimo. I rumor lo riporteranno in vita, come un inarrestabile Jason Voorhees, solo che al posto del machete avrà un tera di RAM in più.
L’articolo Tesla Pi Phone: lo smartphone che non esiste (ma che Internet ha già incoronato salvatore dell’umanità) proviene da CorriereNerd.it.
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