Un anno fa Snapchat aveva acceso la fantasia del mondo tech presentando la quinta generazione degli Spectacles e il loro cuore pulsante, Snap OS, il sistema operativo nato per trasformare un paio di occhiali in una finestra sul futuro. Oggi quell’orizzonte si spinge ancora più in là: mentre si attende con trepidazione il lancio pubblico previsto per il 2026, la compagnia di Evan Spiegel alza il sipario su Snap OS 2.0, una piattaforma che non si limita a un upgrade tecnico, ma si propone come la vera pietra miliare della “mixed reality” quotidiana.
Snap OS 2.0 non è soltanto un software: è un ecosistema che prova a rispondere a una domanda cruciale del nostro tempo nerd e iperconnesso — come rendere l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata qualcosa di realmente utile, naturale e quotidiano? La risposta di Snapchat è un’interfaccia ridisegnata che trasforma le Lenti in strumenti pratici per orientarsi nel mondo, comunicare, divertirsi e, soprattutto, vivere il digitale senza più la mediazione continua dello smartphone.
Un browser dentro gli occhiali
Tra le novità più intriganti c’è il rinnovamento totale del Browser degli Spectacles. Non si tratta più di una semplice estensione da wearable, ma di un vero e proprio punto di accesso al Web in realtà aumentata. Il nuovo design minimalista è pensato per integrarsi fluidamente con Snap OS e ridurre al minimo il consumo energetico.
L’esperienza di navigazione diventa più veloce, più pulita e sorprendentemente versatile: una schermata iniziale con widget e bookmark interattivi, una toolbar ripensata per essere usata con la voce o con gesture intuitive, la possibilità di digitare URL o richiamarli a memoria, e persino di ridimensionare le finestre come su un laptop virtuale.
Ma la vera rivoluzione è il supporto a WebXR, che porta la navigazione in territori finora esplorati solo dai più visionari: siti e applicazioni capaci di proiettare oggetti 3D e ambienti immersivi direttamente davanti ai tuoi occhi. È come se lo spazio fisico e quello digitale smettessero di essere paralleli e iniziassero finalmente a intersecarsi.
Spotlight, ma senza telefono
Snapchat reinventa anche Spotlight, il suo feed di contenuti brevi. Con una nuova Lente dedicata, i video diventano parte integrante del mondo che ti circonda: puoi lavare i piatti e, contemporaneamente, guardare senza interruzioni il creator preferito che fluttua davanti al lavello, aggiungere commenti nello spazio 3D o far seguire al video i tuoi spostamenti in casa.
Il campo visivo verticale degli Spectacles è stato pensato proprio per questo tipo di contenuti: la logica dei reel e dei TikTok si sposa finalmente con la realtà aumentata, senza la necessità di abbassare lo sguardo su uno schermo. È un cambio di paradigma che, volenti o nolenti, ridefinisce il concetto stesso di intrattenimento personale.
Memorie aumentate
Snap OS 2.0 porta anche un nuovo modo di gestire i ricordi digitali. La Galleria di Lenti consente di sfogliare le immagini catturate in un carosello curvo, ingrandirle, organizzarle e condividerle direttamente da un ambiente spaziale. Non è più solo un album, ma una sorta di archivio olografico in cui le memorie prendono corpo.
E per chi ama viaggiare, arriva la modalità Viaggio: una feature che stabilizza i contenuti AR anche in movimento, che tu sia su un treno, in aereo o in auto. In pratica, le Lenti rimangono ancorate al mondo reale senza tremolii, aprendo scenari interessantissimi per turismo, gaming e persino per l’educazione.
Un ecosistema di Lenti e giochi
Il potere degli Spectacles non sta soltanto nel loro hardware, ma nel contributo di una community globale. Sono già centinaia gli sviluppatori in oltre 30 Paesi al lavoro su nuove Lenti. Alcuni progetti si sono già distinti, come SightCraft di Enklu, NavigatAR di Utopia Labs o Pool Assist di Studio ANRK, a cui si affiancano le Lenti ufficiali di Snap, come Finger Paint, Chess e Imagine Together.
Il passo successivo è l’intrattenimento videoludico. Snap ha annunciato che Synth Riders, il rhythm game che ha conquistato la critica, sbarcherà sugli Spectacles: immagina di danzare a colpi di note luminose nel tuo salotto, circondato dai tuoi amici reali ma immerso in un ritmo che appartiene a un’altra dimensione. È il crossover definitivo tra realtà aumentata e realtà sociale.
Snap: la filosofia dietro la tecnologia
Dietro a tutte queste innovazioni c’è una visione ben precisa. Snap continua a ribadire che la fotocamera è “la più grande opportunità per migliorare il modo in cui le persone vivono e comunicano”. Non si tratta di sostituire il mondo fisico con un metaverso artificiale, ma di ampliare la percezione, di sovrapporre al reale uno strato digitale che arricchisca la quotidianità.
È la stessa filosofia che guida l’evoluzione degli Spectacles: non gadget futuristici per pochi privilegiati, ma strumenti pensati per diventare parte integrante del vivere comune. Un obiettivo ambizioso, certo, ma che nel 2026 potrebbe diventare realtà con il lancio ufficiale degli occhiali al grande pubblico.
Conclusione: hype o rivoluzione?
Snap OS 2.0 non è solo l’ennesimo aggiornamento software: è un manifesto. Una dichiarazione di intenti che parla di realtà aumentata, intelligenza artificiale e di un futuro in cui i social non vivono più confinati dentro uno smartphone.
Se riuscirà davvero a conquistare gli utenti mainstream, lo scopriremo tra poco più di un anno. Intanto, la sensazione è che stiamo vivendo le prime pagine di una nuova epopea tecnologica, e noi nerd non possiamo che guardare con entusiasmo (e un pizzico di sano scetticismo) a questo prossimo salto dimensionale.
E voi? Vi immaginate già a scrollare Spotlight lavando i piatti o a giocare a Synth Riders nel vostro salotto in realtà aumentata? Raccontatecelo nei commenti: il futuro è vicino, ma il dibattito è aperto.
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