Nel panorama musicale contemporaneo, un nuovo capitolo si scrive grazie alla combinazione di intelligenza artificiale e calcolo quantistico, una fusione che potrebbe segnare un punto di svolta nella produzione artistica. Il 2 maggio 2025, la startup tecnologica britannica Moth e l’artista elettronica ILĀ hanno lanciato “Recurse”, la prima traccia commerciale creata utilizzando una piattaforma che integra AI generativa e machine learning quantistico.
Questo innovativo progetto non si limita a un esperimento accademico, ma rappresenta un vero e proprio debutto nell’arena globale della musica, disponibile su tutte le principali piattaforme di streaming, come Spotify, e anche tramite un flusso interattivo che evolve in tempo reale. La collaborazione tra Moth e ILĀ segna l’inizio di una nuova era per l’intrattenimento, un’era in cui l’intelligenza artificiale e la tecnologia avanzata giocano un ruolo fondamentale nella creazione musicale.
La caratteristica più affascinante di “Recurse” è la sua natura radicalmente non convenzionale. Il brano, etereo e alieno nel suo suono, è il frutto di un processo in cui l’AI non solo ha generato i pattern musicali, ma ha anche interagito con l’artista per dare vita a un’esperienza sonora unica. ILĀ, conosciuta per il suo stile sperimentale, ha fornito campioni sonori originali che sono stati utilizzati come base per addestrare l’intelligenza artificiale. L’AI, a sua volta, ha suggerito nuovi pattern di basso, synth e batteria, con l’artista che ha mantenuto il controllo creativo su ogni aspetto, supervisionando strumenti, effetti e arrangiamenti per garantire che il risultato finale fosse autentico e personale.
Il cuore dell’innovazione risiede nell’utilizzo della Quantum Reservoir Computing (QRC), una tecnica avanzata che sfrutta le proprietà uniche dei computer quantistici. Questa tecnologia consente di riconoscere pattern complessi nei dati musicali, andando oltre le capacità delle AI tradizionali, che lavorano su dataset di dimensioni enormi raccolti da internet. Il risultato finale è una musica che, pur suonando “aliena” e surreale, conserva una profonda umanità, grazie alla sua autenticità e originalità.
Moth ha posto una grande enfasi sull’originalità e sul rispetto dei diritti degli artisti. A differenza di altre piattaforme che si nutrono di contenuti estratti senza un controllo diretto, la piattaforma Archaeo di Moth lavora esclusivamente con piccoli campioni forniti direttamente dall’artista, garantendo che ogni input sia sotto il controllo dell’autore. Come ha affermato ILĀ, “è una tecnologia pensata per lavorare con te, non per sostituirti”. Questo approccio mira a creare una co-creazione fra umano e algoritmo, restituendo centralità all’artista e al suo processo creativo.
“Recurse” non è solo una canzone, ma un manifesto di ciò che il futuro della musica potrebbe diventare, una fusione perfetta di creatività umana e potenza tecnologica. Con il contributo di AI generativa e calcolo quantistico, il brano segna una pietra miliare nel panorama musicale e apre la strada a nuove possibilità nella produzione artistica, dove l’innovazione tecnologica non solo supporta, ma arricchisce la visione dell’artista. Il progetto non è solo un esperimento, ma un invito a ripensare il ruolo della tecnologia nella musica del futuro.
L’articolo “Recurse”: la prima canzone al mondo creata con un computer quantistico e AI proviene da CorriereNerd.it.
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