C’è un nuovo protagonista nel mondo delle intelligenze artificiali, e no, non arriva da Silicon Valley né dalla Cina. Viene dalla Svizzera, quella dei paesaggi innevati, degli orologi di precisione e, soprattutto, della riservatezza elevata a religione. E chi, se non Proton, poteva lanciare un’IA che promette – e mantiene – di mettere la privacy dell’utente al centro? Se siete utenti Proton, probabilmente già conoscete la loro reputazione: Proton Mail, Proton Drive, Proton VPN e Proton Pass sono sinonimi di sicurezza, trasparenza e crittografia. Ora, a completare il mosaico dell’ecosistema Proton arriva Lumo, il primo chatbot dell’azienda, e non è esagerato dire che promette di cambiare le regole del gioco.
Nel panorama odierno in cui i dati personali sono la nuova moneta e ogni interazione online rischia di essere tracciata, profilata e venduta, Lumo si presenta come una vera e propria rivoluzione etica. Non stiamo parlando del solito assistente vocale simpatico che prende nota di ogni tua richiesta per migliorare (o almeno così dicono) l’esperienza d’uso. Con Lumo, siamo di fronte a una nuova generazione di AI, costruita non per servire il mercato pubblicitario, ma per servire te. Punto.
Dietro Lumo c’è una promessa chiara e radicale: la tua privacy è sacra. E non è marketing, non è fuffa da comunicato stampa: è architettura tecnica. Lumo si basa su una combinazione di modelli linguistici open source, tra cui Nemo, OpenHands 32B, OLMO 2 32B e Mistral Small 3, selezionati dinamicamente a seconda del tipo di richiesta. Questa scelta non solo assicura trasparenza, ma consente a Proton di mantenere un controllo rigoroso sulla catena di elaborazione dei dati. Tutto gira sui server dell’azienda, dislocati in Europa e mai, mai affidati a piattaforme di terze parti. In pratica, ogni conversazione è come se si svolgesse in una cassaforte digitale, blindata da ogni lato.
E qui entra in scena una delle tecnologie che più fanno brillare gli occhi ai nerd amanti della sicurezza: la crittografia a conoscenza zero. Se siete già nel mondo Proton, sapete bene cosa significa. Se invece vi state avvicinando adesso, ecco un’immagine semplice ma efficace: immaginate di scrivere una lettera a un amico, infilarla in una busta chiusa da un lucchetto di cui solo voi avete la chiave, e poi farla consegnare dal postino. Solo che il postino, cioè Proton, non ha alcun modo di sapere cosa c’è scritto dentro. Non può leggerlo, non può archiviarlo, non può nemmeno sapere quanto è lunga la lettera. Questa è la crittografia a conoscenza zero, ed è il cuore pulsante di Lumo.
Ma la privacy non è l’unico punto forte. Lumo è anche dannatamente funzionale. Parliamo di un assistente AI che può aiutarti a scrivere email, riassumere documenti complessi, analizzare file, rispondere a quesiti tecnici e molto altro. Il tutto, senza mai salvare nulla che possa essere ricondotto a te. Le conversazioni non finiscono su server sperduti né vengono usate per “addestrare” chissà quali algoritmi. Lumo è come il tuo confidente segreto: ascolta, risponde e dimentica tutto non appena esci dalla chat, soprattutto se attivi la modalità fantasma, una funzione che cancella ogni traccia della conversazione alla chiusura dell’app o della finestra browser.
A proposito di funzioni: Lumo offre anche la ricerca web integrata, ma non temere, non verrai tracciato mentre cerchi informazioni. Puoi anche caricare file – PDF, documenti, fogli di calcolo – per analisi intelligenti, e puoi integrarli direttamente da Proton Drive, mantenendo sempre la cifratura end-to-end. E sì, puoi anche decidere che tutto venga dimenticato subito, senza dover mettere mano a opzioni oscure o leggere mille pagine di informativa sulla privacy.
Il bello? Lumo è già disponibile. Non stiamo parlando di un concept futuristico né di un prodotto in beta riservato a pochi eletti. Basta andare su lumo.proton.me, e sei pronto a cominciare. Non serve nemmeno un account Proton per iniziare a chattare. Se però sei già un utente Proton, allora puoi accedere a funzionalità avanzate come la cronologia cifrata, la gestione sicura dei file, e per chi cerca il massimo, c’è Lumo Plus. Con 9,99 euro al mese, puoi sbloccare la versione completa, con cronologia illimitata, supporto a file di dimensioni maggiori e priorità nelle risposte. E se sei uno dei fortunati possessori di un piano Proton Visionary, Lumo Plus è già incluso nel pacchetto.
Non manca nemmeno il lato mobile: Lumo è disponibile anche come app su iOS e Android. Attualmente le versioni mobile non sono ancora open source, ma Proton ha già annunciato che lo diventeranno presto, in linea con la filosofia dell’azienda. Una notizia che farà sicuramente felici gli utenti più attenti alla trasparenza del codice.
Lumo non è solo uno strumento. È un manifesto. È la dimostrazione che un altro modo di fare intelligenza artificiale è possibile. Un modo etico, responsabile, europeo. In un momento storico in cui l’Europa cerca di costruire un’alternativa tecnologica sovrana ai giganti USA e cinesi, Proton investe più di 100 milioni di euro per contribuire a questa visione. Un progetto ambizioso che punta a creare un vero e proprio EuroStack, una catena tecnologica indipendente e rispettosa dei diritti digitali.
In un’epoca dominata dalla sorveglianza, scegliere Lumo è un atto di resistenza. È dire “no” al furto sistematico dei nostri dati, è affermare che la tecnologia può – e deve – essere al servizio dell’essere umano, e non delle sue debolezze commerciali. È scegliere una via diversa, fatta di fiducia, trasparenza e sicurezza.
E ora, tocca a voi. Cosa ne pensate di Lumo? Vi intriga l’idea di un chatbot etico e rispettoso della vostra privacy? Lo avete già provato o siete ancora tra gli indecisi? Raccontateci tutto nei commenti o, ancora meglio, condividete questo articolo sui vostri social per far conoscere a più persone possibile questa alternativa rivoluzionaria. Perché, come sempre, le rivoluzioni digitali si fanno insieme. Un byte alla volta.
L’articolo Lumo: Il Chatbot di Proton che Protegge la Tua Privacy (Finalmente! proviene da CorriereNerd.it.
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