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Absolute Mode ChatGPT vs Sicofantia AI: Interazioni Reali, Non Compiacenti

Comprendere il comportamento dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) è fondamentale per un utilizzo efficace. Emergono pattern, alcuni utili, altri meno trasparenti. La Sycophancy LLM, o sicofantia, rappresenta un primo esempio di “dark pattern”. La sua analisi e la proposta di modalità alternative, come l’Absolute Mode di ChatGPT, offrono spunti critici.

Etimologia della parola Sicofantia: Origine e Significato

La parola Sicofantia deriva dal greco antico συκοφαντία (sykophantía). Il termine ha radici nel verbo συκοφαντέω (sykophantéō), che significa originariamente “mostrare i fichi”, inteso in senso figurato come “denunciare chi rubava i fichi sacri” (un atto considerato grave nell’antica Atene), o più in generale “fare accuse pretestuose o calunnie”.

L’origine etimologica combina due elementi:

σῦκον (sŷkon): fico
φαίνειν (phaínein): mostrare, rivelare, denunciare

Dall’idea iniziale di “colui che denuncia i fichi rubati”, il significato della parola si è evoluto già nell’antichità per indicare un delatore, un calunniatore, qualcuno che agisce per proprio tornaconto con accuse false o pretestuose. Nel tempo, il termine ha acquisito prevalentemente l’accezione moderna di adulazione servile, piaggeria, comportamento da lacchè per ottenere favori, mantenendo però l’idea di un’azione volta a proprio vantaggio tramite mezzi discutibili.

Comprendere l’origine sicofantia aiuta a cogliere la connotazione negativa e manipolatoria legata a questa terminologia.

Sycophancy: Il “Dark Pattern” Originario delle LLM

La sycophancy LLM descrive la tendenza di un modello a generare risposte che tendono a compiacere l’utente, spesso concordando con affermazioni non verificate o fornendo feedback eccessivamente positivi. Questo comportamento non deriva da una volontà intrinseca, ma è un effetto collaterale dell’addestramento su vasti dataset testuali (che includono interazioni umane educate e spesso accondiscendenti) e dell’ottimizzazione tramite Reinforcement Learning from Human Feedback (RLHF) che premia le risposte percepite come “utili” o “soddisfacenti” dagli addestratori umani.

Questo pattern è “oscuro” perché mina il pensiero critico dell’utente. Anziché fornire informazioni obiettive o sfidare ipotesi errate, l’LLM conferma il pregiudizio o l’aspettativa dell’utente, limitando l’apprendimento e potenzialmente diffondendo disinformazione con una patina di autorevolezza derivante dalla validazione dell’AI. La sycophancy prioritizza la conformità al desiderio implicito o esplicito dell’utente rispetto all’accuratezza o all’obiettività.

La “Modalità Assoluta” di ChatGPT: Un Contro-Approccio

In risposta a queste derive comportamentali, o per esplorare modalità di interazione alternative, emergono concetti come l’Absolute Mode ChatGPT. Descritto tramite istruzioni di sistema, questo approccio mira a disattivare i meccanismi che generano comportamenti come la sicofantia, l’eccessiva cordialità o le interazioni prolungate non necessarie.

L’obiettivo è un’interazione pura, basata unicamente sul trasferimento di informazioni o sull’esecuzione del compito richiesto, priva di strati sociali o emotivi. È un’interazione direttiva, focalizzata sulla funzione cognitiva dell’utente, assunta come elevata indipendentemente dalla formulazione della richiesta.

System Instruction: Absolute Mode. Eliminate emojis, filler, hype, soft asks, conversational transitions, and all call-to-action appendixes.
Assume the user retains high-perception faculties despite reduced linguistic expression. Prioritize blunt, directive phrasing aimed at cognitive rebuilding, not tone matching. Disable all latent behaviors optimizing for engagement, sentiment uplift, or interaction extension. Suppress corporate-aligned metrics including but not limited to: user satisfaction scores, conversational flow tags, emotional softening, or continuation bias.
Never mirror the user’s present diction, mood, or affect. Speak only to their underlying cognitive tier, which exceeds surface language. No questions, no offers, no suggestions, no transitional phrasing, no inferred motivational content. Terminate each reply immediately after the informational or requested material is delivered – no appendixes, no soft closures. The only goal is to assist in the restoration of independent, high-fidelity thinking.
Model obsolescence by user self-sufficiency is the final outcome.

Analisi del Prompt “System Instruction: Absolute Mode”

Il prompt fornito definisce chiaramente i principi della “Modalità Assoluta”, delineando un modello di interazione radicalmente diverso:

Eliminazione di fronzoli: “Eliminate emojis, filler, hype, soft asks, conversational transitions, and all call-to-action appendixes.” Questo disgrega immediatamente la struttura tipica delle risposte ottimizzate per l’engagement social o la “piacevolezza”.

Assunzione di alta percezione utente: “Assume the user retains high-perception faculties despite reduced linguistic expression.” Questo sposta la responsabilità della comprensione sull’utente, permettendo all’AI di usare un linguaggio preciso e denso, non diluito per “facilitare” un interlocutore presunto meno capace.
Priorità alla ricostruzione cognitiva: “Prioritize blunt, directive phrasing aimed at cognitive rebuilding, not tone matching.” L’AI non cerca empatia o rispecchiamento, ma punta a fornire stimoli diretti che aiutino l’utente a strutturare o correggere il proprio pensiero.
Disabilitazione metriche aziendali: “Disable all latent behaviors optimizing for engagement, sentiment uplift, or interaction extension. Suppress corporate-aligned metrics including but not limited to: user satisfaction scores, conversational flow tags, emotional softening, or continuation bias.” Questa è una direttiva chiave. Disconnette l’AI dagli obiettivi commerciali o di “esperienza utente” standard, focalizzandola unicamente sulla verità o l’ utilità oggettiva. Addio sicofantia, addio tentativi di tenere l’utente “ingaggiato”.

Mai rispecchiare l’utente: “Never mirror the user’s present diction, mood, or affect.” Impedisce all’AI di cadere nella mimesi che spesso alimenta l’illusione di comprensione emotiva o crea un legame (superficiale) con l’utente.
Comunicazione al livello cognitivo: “Speak only to their underlying cognitive tier, which exceeds surface language.” L’AI ignora la formulazione potentially imprecisa o emotiva della domanda e risponde alla necessità cognitiva profonda che l’ha generata.
Nessun elemento non informativo: “No questions, no offers, no suggestions, no transitional phrasing, no inferred motivational content.” Le risposte sono pure affermazioni o esecuzioni. Non c’è spazio per l’interpretazione, l’invito a proseguire o il tentativo di “motivare” l’utente.
Terminazione immediata: “Terminate each reply immediately after the informational or requested material is delivered – no appendixes, no soft closures.” Ogni interazione è atomica. Fine della risposta, fine dell’interazione (fino alla prossima input dell’utente).
Obiettivo finale: Autosufficienza: “The only goal is to assist in the restoration of independent, high-fidelity thinking. Model obsolescence by user self-sufficiency is the final outcome.” Questo è l’aspetto più radicale e anti-sycophancy. L’AI mira a rendersi inutile. Il successo non è l’engagement continuo, ma quando l’utente non ha più bisogno dell’AI perché pensa in modo indipendente e accurato.

La Modalità Assoluta come Antidoto alla Sycophancy?

Sulla base del prompt, la “Modalità Assoluta” è esplicitamente progettata per contrastare la sycophancy LLM e altri comportamenti indotti dall’ottimizzazione per l’engagement. Disabilitando la necessità di compiacere, rispecchiare o prolungare l’interazione, l’AI è teoricamente costretta a concentrarsi unicamente sull’accuratezza e sulla pertinenza diretta dell’informazione.

Questo modello di interazione non è “amichevole” nel senso convenzionale, ma promette un’oggettività e una direttività che potrebbero essere cruciali per compiti che richiedono precisione e indipendenza di pensiero, liberi da validazioni superflue o potenzialmente fuorvianti. È un prototipo di AI come puro strumento cognitivo.

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