Ormai è un meme, un termine di battaglia: “AI Slop”. Con questa etichetta liquidiamo tutto ciò che l’Intelligenza Artificiale produce di brutto, derivativo o banale — insomma, la schifezza algoritmica che inonda i nostri feed.
Ma, da nerd della cultura pop e della storia, dobbiamo fermarci un attimo. Affermare che l’AI stia “distruggendo la qualità” con la sua marea di contenuti mediocri è un errore storico e, diciamocelo, un po’ ingenuo. L’AI slop non è un bug del sistema; è una feature della produzione culturale di massa.
La Mediocrità È il Nostro Default
Il concetto di “slop” (letteralmente, brodaglia o residuo) è basato su un doppio standard piuttosto ipocrita. Il canone artistico che veneriamo – i capolavori, i fumetti che hanno fatto la storia, i film cult – è solo una minuscola briciola che è sopravvissuta a un oceano di creazioni dimenticabili, banali e, sì, mediocri.
Ogni volta che uno strumento creativo diventa ampiamente accessibile a tutti, due cose accadono simultaneamente:
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Esplode l’Originalità: Pochi creator riescono a spingere il limite.
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Dilaga la Banalità: Moltissime persone fanno cose… normali, o brutte.
Questo schema non è nuovo:
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La stampa: Quando divenne accessibile, dilagò la letteratura di serie B, non solo i classici.
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La fotografia: Molti temevano che avrebbe distrutto la “vera arte” inondando il mondo di immagini banali (e in effetti, le nostre gallerie sono piene di foto orribili!).
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Internet: Il web non ha trasformato la letteratura in “slop” solo perché oggi chiunque può pubblicare un e-book o un blog. Ha solo dato voce a un volume enorme di idee, la maggior parte delle quali non sono geniali.
L’Intelligenza Artificiale si inserisce perfettamente in questa dinamica storica. Il fatto che la maggior parte dei suoi output sia mediocre non riflette un difetto della macchina, ma semplicemente la mancanza di originalità della maggior parte delle idee umane. L’AI elabora ciò che le diamo, e se gli input sono banali, l’output sarà altrettanto banale.
I Falsi Allarmi: Bias e Collasso Metabolico
Le critiche che circondano l’AI, spesso, deviano l’attenzione dai veri problemi strutturali:
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Bias: I bias esistono e sono ineliminabili perché sono radicati nei dati che riflettono la nostra società. Smettiamo di incolpare lo strumento per un problema intrinseco alla cultura umana.
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“Collasso Metabolico”: L’idea che le AI si auto-contaminino e collassino su se stesse è ancora tutta da dimostrare. Le AI non stanno collassando; stanno continuamente migliorando e affinando i loro modelli.
Affermare che l’AI sia in grado di produrre solo schifezze è una resa intellettuale, un modo per nascondere il proprio pregiudizio o la speranza che questo potente strumento possa fallire e lasciarci nella nostra zona di comfort creativa. Invece di focalizzarci sullo “slop”, dovremmo chiederci: come possiamo usare questo strumento per elevare la piccola percentuale di vero genio?
L’articolo Basta Chiamarla “AI Slop”: Perché la Mediocrità Digitale Non È la Fine dell’Arte (Ma la Sua Storia) proviene da CorriereNerd.it.







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